SOCIAL COHESION PAPER n.3 – Giugno 2022 – di Michele Raitano, Sapienza Università di Roma
Da una decina di anni la letteratura economica e le principali istituzioni internazionali stanno dedicando un’attenzione crescente al tema delle diseguaglianze di reddito fra individui e famiglie. L’evidenza empirica, migliorata grazie alla maggiore disponibilità di dati adeguati provenienti da diverse fonti, è concorde nel sottolineare come, a partire dagli anni ’80 del XX secolo, e anche dopo la crisi economica iniziata nel 2008, nei principali paesi avanzati, in primis negli Stati Uniti, la sperequazione dei redditi sia cresciuta in modo considerevole e i redditi siano sempre più concentrati nelle mani di una piccolissima quota di privilegiati (il cosiddetto top 1% o top 0,1%; Atkinson et al. 2011), a discapito di individui e famiglie che si posizionano nella classe media e in quelle meno abbienti che, nel migliore dei casi, hanno visto stagnare i loro redditi reali.
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