SOCIAL COHESION PAPER n.3 – Dicembre 2021 – di Ivan Faiella, Banca d’Italia e OIPE*, Luciano Lavecchia, Banca d’Italia e OIPE*, Raffaele Miniaci, Università di Brescia e OIPE*, e Paola Valbonesi, Università di Padova e OIPE*
*Osservatorio italiano sulla povertà energetica
Con la temperatura globale già superiore di oltre 1°C rispetto alla media preindustriale e la previsione di aumento oltre la soglia di 1,5°C indicata dall’Accordo di Parigi, il clima diventerà più caldo e umido (IPCC, 2021). Conseguentemente, aumenteranno le malattie e i decessi, in particolare nelle famiglie più vulnerabili, meno attrezzate sia in termini di risorse monetarie che di capability per affrontare gli impatti del cambiamento climatico. Inoltre, anche se i recenti impegni dovessero escludere lo scenario emissivo peggiore, la transizione verso un sistema energetico a zero emissioni nette di gas serra sarà costosa, con significative conseguenze distributive che graveranno sulle famiglie vulnerabili e sulle piccole imprese.
Le politiche più efficaci per mitigare il cambiamento climatico, come il carbon pricing, sono generalmente regressive, ovvero comportano costi inferiori per le fasce di popolazione con maggiori risorse economiche. Peraltro, un ricorso ambizioso a questo tipo di politiche può incontrare importanti ostacoli di natura sociale. Il movimento dei gilet jaunes in Francia è esemplificativo di questi ostacoli: anche se, in linea di principio, la maggioranza della popolazione è favorevole a limitare le emissioni, quando vengono adottate le politiche necessarie è possibile che si crei una forte opposizione.
La protesta dei gilet jaunes evidenzia che le politiche di sostegno alla transizione energetica dovrebbero considerare attentamente i relativi impatti distributivi e – di conseguenza – prevedere compensazioni e sostegno per i soggetti vulnerabili. A tal fine, la misurazione della povertà energetica e l’identificazione delle sue cause risultano fondamentali: infatti, entrambe permettono di comprendere il problema e quindi di progettare azioni efficaci a mitigare gli effetti indesiderati delle politiche di transizione.
Nel Quaderno, concentrandoci in particolare sulla situazione dei paesi ad alto reddito, presentiamo innanzitutto i principali elementi che descrivono il processo di ‘transizione giusta’, ossia una transizione che corregga le sue potenziali distorsioni distributive. Illustriamo poi le principali cause della povertà energetica; presentiamo quindi i principali approcci per misurare la povertà energetica e la stima relativa al 2020 dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica – OIPE per l’Italia.
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